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I Giardini di Ninfa: tutte le info per visitarli

Sapete che nel Lazio abbiamo il giardino “più bello e romantico del mondo” secondo il New York Times?

Incredibile vero!? E’ il Giardino di Ninfa e si trova a Cisterna di Latina, a 20 minuti dalla città di Latina e a poco più di un’ora da Roma.

Considerato che il Giardino è stato dichiarato monumento Naturale della regione Lazio direi che è assolutamente il posto perfetto per una gita fuori porta da Roma con i bambini.

Noi siamo rimasti incantati dalla grande bellezza di questo giardino ma l’abbiamo apprezzato ancora di più una volta conosciuta la sua storia. Quella del giardino di Ninfa infatti è una storia molto affascinante che  inizia nel Medioevo e arriva fino ai giorni nostri

 

La storia del giardino di Ninfa

Il giardino di Ninfa nasce sui ruderi dell’antica città di Ninfa, un’antica città romana che a partire dal XI secolo fu governata da varie famiglie nobiliari.

Nel 1298 Papa Bonifacio VIII acquistò Ninfa per donarla a suo nipote Pietro II Caetani ma circa 100 anni dopo la città fu saccheggiata e distrutta e non fu più ricostruita. Quello che ne rimaneva era una città fantasma.

Il territorio di Ninfa restava però proprietà della famiglia Caetani che a fine ottocento ne fece ritorno segnando finalmente la sua rinascita.

Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onorato Caetani, insieme ai figli Gelasio e Roffredo fece bonificare le paludi ed estirpare tutte le piante infestanti. Piantò i primi alberi: cipressi, lecci, faggi e moltissime rose con l’intenzione di donargli pian piano l’aspetto di un giardino in stile inglese. Ma è proprio grazie all’ultima erede della famiglia Caetani, Lelia, figlia di Roffredo, se ora possiamo godere di Ninfa in tutta la sua incredibile bellezza.

Lelia Caetani era una pittrice che si prese cura del giardino proprio come se fosse uno dei suoi quadri. Grazie anche alle sue conoscenze sulle botanica piantò nuovi fiori e piante tra cui le bellissime magnolie. Accostò piante e colori come se lo stesse dipingendo lei stessa portando il giardino allo splendore che vediamo ancora oggi. Fu la stessa Lelia a creare, prima di morire,  la fondazione Roffredo Caetani.

La fondazione esiste ancora oggi  e si occupa della tutela di Ninfa e del castello Caetani nella vicinissima Sermoneta.

 

Visitare il giardino di Ninfa  con i bambini

Perché visitare il giardino di Ninfa con i bambini? Perché difficilmente gli capiterà di vedere un giardino più bello.

Per farvi rendere conto di quanto anche i bambini restino affascinati sappiate che io e Melissa (7 anni) prima di visitarlo abbiamo letto il libro “Il giardino segreto” e a lei durante la nostra passeggiata è venuto naturale associare il giardino alle ambientazioni del libro, cosa che ha reso la visita più misteriosa e divertente.

Dovete sapere che il giardino ospita più 1300 piante e più di 100 uccelli ed è tutto così bello e curato che noi adulti abbiamo avuto la sensazione di trovarci in un quadro impressionista.

Come fare per visitare il giardino di Ninfa

Prima cosa da sapere è che il giardino è chiuso in inverno ed apre solo da aprile ad Ottobre. Il mio consiglio è di visitarlo in primavera, quando la maggior parte delle piante sono in fiore.

È accessibile solo Sabato, Domenica e nei giorni festivi.

Per poterlo visitare è obbligatoria la prenotazione sul sito, io vi consiglio di prenotare con qualche giorno di anticipo perché soprattutto in primavera trovare disponibilità sotto data è praticamente impossibile.

 

La nostra esperienza

Una volta arrivati potete parcheggiare nel grande parcheggio gratuito. All’ingresso vi chiederanno di mostrare la prenotazione e vi assegneranno un numero col quale verrete chiamati. La visita è organizzata in gruppi scaglionati.

La visita si svolgerà seguendo 10 tappe alla scoperta del giardino e delle sue piante: ciliegi e meli ornamentali, magnolie, betulle, iris palustri, glicini, rose, ma anche tante piante tropicali. Durante la visita vedrete anche ciò che resta della città di Ninfa: le chiese, il castello, la torre merlata, i resti delle abitazioni private.  Ci sono anche dei giochi d’acqua formati dal fiume Ninfa sul quale sono stati costruiti dei ponti in stile giapponese.

Melissa è rimasta molto colpita dal bambuseto che si trova in una sorgente d’acqua, lei aveva già avuto modo di vedere una foresta di bambu’ durante la nostra visita all’Orto botanico di Roma.

La guida ci ha raccontato  la storia del giardino, dalla nascita di Ninfa fino all’ultima discendente Leila Caetani e ci ha dato anche molte indicazioni specifiche sui fiori e sulle piante.

Devo dire che i bambini non sembravano annoiati dai racconti della guida, anzi li seguivano con curiosità

Biglietti ed info pratiche

Il biglietto d’ingresso costa €15.75 ma i bimbi sotto  12 anni entrano completamente gratis. I biglietti vanno prenotati obbligatoriamente sul sito ufficiale Giardino di Ninfa

L’ingresso al parco è suddiviso in fasce orarie ed ogni visita dura un’ora circa.

Il giardino si può tranquillamente visitare anche con carrozzina e passeggini perché il percorso è in piano.

Durante la visita,  per non accavallarsi col gruppo successivo, bisogna stare al passo col proprio gruppo, tenetene conto se i vostri bimbi sono molto piccoli. Viene comunque lasciato tutto il tempo per ammirare il paesaggio e scattare qualche foto.

Nel giardino possono entrare anche i cani (e noi ne siamo stati molto felici) mentre non è possibile fare pic-nic.

Giardini di Ninfa: contatti telefonici

Call center 0773- 30008

Aperto Venerdì dalle 14 alle 18

Sabato e Domenica dalle 9 alle 18

Giardino di Ninfa: come arrivare

Il giardino si trova a Cisterna di Latina, tra i comuni di Norma e Sermoneta

La zona non è servita dai mezzi pubblici.

ARRIVARE IN TRENO

Da Napoli centrale o da Roma Termini tutti i regionali e gli intercity che fermano alla stazione di Latina Scalo. Da li è possibile, in circa 10 minuti, raggiungere in taxi il Giardino di Ninfa (Radio Taxi Latina tel. 0773.17.47 attivo anche la domenica).

ARRIVARE IN AUTO

Per raggiungere il Giardino di Ninfa in auto da Roma è possibile imboccare dal raccordo la strada statale 148 e proseguire fino al bivio per Borgo Bainsizza. Da Napoli prendere l’autostrada A3 in direzione Roma e uscire a Frosinone.

Cosa vedere nei dintorni di Ninfa: Sermoneta

Noi dopo la visita abbiamo fatto una passeggiata a Sermoneta che dista solo 7 km. Sermoneta ci è piaciuta moltissimo e ci ha ricordato alcuni borghi della Toscana. A Sermoneta è possibile visitare il castello Caetani, (potete acquistare il biglietto del castello sul sito del Giardino di Ninfa). Il biglietto costa €8.25 inclusa la prevendita. Anche qui i bambini non pagano.

A Sermoneta con i bambini, oltre il centro storico molto caratteristico, potete visitare il piccolo museo “C’era una volta”. Il museo privato, allestito come un presepe, ospita  personaggi del passato intenti a praticare le loro attività  I personaggi hanno un meccanismo che li fa muovere che piacerà sicuramente ai bambini. Il biglietto d’ingresso costa solo €2. Tutti i personaggi sono realizzati a mano dalla ceramista Daniela Caruso.

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